Vento di Bollicine da Natale a Fine anno
Il viaggio durante il periodo di Natale abbraccia, si sa, le festività del mondo occidentale, con quella situazione convivale di festa e celebrazione accompagnata spesso dagli spumanti: ebbene si lo spumante, che era bevanda occasionale, oggi è la scelta più frequente per tutte le età e per molte occasioni soprattutto le celebrazioni natalizie e del nuovo anno.
Ogni calice, ed ogni augurio vede come protagonista la bollicina tra il 24 Dicembre ed il 31 a fine anno. Dall’ Italia alla Francia, Spagna o Germania, e dal Sud Africa all’Australia, se vogliamo una bollicina fine e persistente abbiamo una gamma infinita di scelte di Metodo Classico tutte da assaporare con diversi tipi di cibo e/o a tutto pasto;
se invece vogliamo qualcosa di fresco e dalla piacevolezza immediata del frutto (aromi primari), si può sempre iniziare con una bolla prodotta con il metodo Charmat, ovvero il metodo della seconda fermentazione in autoclave, che permette di mantenere sempre quella croccantezza del frutto e generare un vino meno complesso, con una bolla un po’ meno fine di quella prodotta nella rifermentazione in bottiglia.
Francia o Italia? Per aprire e chiudere i pasti spesso si fa riferimento alle due più importanti culture vinicole del mondo, che anche sulle bollicine si sanno esprimere con altissimi livelli qualitativi, ma ci sono altre zone nel mondo in grado di regalare spumanti metodo classico estremamente eleganti e carichi di personalità, pronti a stupirvi durante le festività.
Le Bolle nel Mondo
Gli spumanti in Italia e nel mondo sono in crescita, poiché spesso soddisfano un impatto sensoriale immediato e molto coinvolgente.
Andiamo in Italia, che da nord a sud propone moltissime tipologie di spumanti: per chi predilige le note più aromatiche e fresche della frutta a polpa bianca e limonose, stapperà un Prosecco, in quanto la bolla sarà meno impegnativa e molto approcciabile, per ogni tipo di occasione, dall’ aperitivo ad inizio pasto con portate leggere; se invece cercate la bolla per il panettone (magari con crema), una delle scelte potrebbe essere il moscato spumante Asti DOCG, aromatico, floreale e spesso con un residuo zuccherino gradevole.
Se parliamo di metodo classico in Italia, oltre alle note regioni e denominazioni d’eccellenza e pregio come Trento doc, Franciacorta ed Alta Langa, molte altre regioni producono bollicine con rifermentazione in bottiglia da vitigni autoctoni, come il caso di Travaglini con il suo nebbiolo vinificato in bianco e spumantizzato, il “Nebole”, una bolla aristocratica, dall’acidità nord piemontese pungente ma con note tostate di nocciola crosta di pane e caffe, senza farsi mancare la parte vegetale e quella agrumata, perfetto a tutto pasto.
Spostandoci più a sud, sempre nel campo degli autoctoni italiani troviamo ottime bolle da uve greco di tufo, come il caso di “KAMI” brut nature dell’azienda Calafe, una bolla corposa, intensa, fine e dal carattere unico dell’uva autoctona dell’Irpinia, perfetto da abbinare a crostacei o formaggi dalla media stagionatura, o anche pasticceria secca; mentre dirigendoci sempre più a sud l’eccezionale Blanc de Noir, da uve Nerello Mascalese dell’Etna, Gaudensius Firriato fresco e con una forte componente agrumata, con sentori di frutta candita ed una sapidità unica del suo territorio, perfetto anche lui a tutto pasto.
Spostandoci in Francia non possiamo non citare le grandi maison francesi dello Champagne, dal glorioso Bollinger, al Dom Perignon Vintage ottenuto da una selezione estremamente rigorosa delle migliori uve, ampio e generoso, o ancora Krug, Laurent Perrier o il prestigioso e unico rose’ della maison Ruinart.
Anche la Francia rappresenta in maniera eccezionale, oltre che il lusso durante le feste di pasteggiare con le bottiglie più famose del mondo, la tradizione ed il forte legame con il territorio; anche qui oltre ai grandi nomi dello Champagne, da non dimenticare e tenere sott’occhio sono i Cremants in particolare di Loira, da uve Chenin blanc, Borgogna che data la vicinanza con lo Champagne utilizza base Chardonnay e Pinot Noir, ed Alsazia, piacevole e di grande freschezza aromatica data dalle uve base della zona, tutti in costante crescita anche nell’esportazione soprattutto nel Regno Unito, grazie anche all’ottimo rapporto qualità prezzo.
Uno sguardo al resto del mondo ci porta dopo i due grandi paesi del vino, in Germania, proponendo una bolla metodo classico Sekt Villa Huesgen Mademoiselle, metodo così chiamato in Germania per la produzione di spumanti spesso in autoclave, ma anche con rifermentazione in bottiglia.
Questo spumante prodotto da uve riesling, proveniente dalla zona della Mosella, fa un passaggio in acciaio ed una parte in barrique, perfetto da abbinare con crostacei, ostriche, e antipasti di pesce o verdure, rimanendo molto elegante e fine, con un accenno di nocciola finale, perfetto per l’aperitivo natalizio o di fine anno.
Dopo la Germania, scendiamo in Spagna per citarvi la zona di produzione del Cava, metodo classico spagnolo, prodotto da uve spesso solo autoctone, Macabeo, Parellada and Xarel-lo, ma anche in aggiunta Chardonnay e Pinot noir quando si vuole dare a queste bollicine un carattere più francese.
La maggior parte dei cava prodotti proviene da uve coltivate in Catalogna, vigne concentrate nella zona di Sant Sadurni’ d’Anoia, oppure altre zone di uve proventi da Navarra, Rioja, e Valencia.
Spesso questo spumante viene sottovalutato, ma raggiunge grandi complessità con l’invecchiamento ed offre, come i Cremant francesi, un ottimo rapporto qualità prezzo.
Quest’anno ad aggiudicarsi un alto punteggio all’International Wine and Spirits competition e’ il Cava Roger Goulart Josep Valls Gran Riserva Era Brut 2017, giudicata “bollicina formicolante”, dai sentori più di pasticceria e crostata, a quelli di mela verde e frutta a polpa bianca croccante, da consigliare per le festività a tutto pasto.
Giungiamo cosi alle coste del Sud Africa, nella zona Ovest: Stellenbosh, Elgin e Walker bay, per raccontarvi il loro metodo Cap Classique, sempre in stile classico con rifermentazione in bottiglia prodotto da uve Pinot Noir e Chardonnay, ed a volte con percentuali di Pinotage interessanti.
Queste bollicine si accompagnano sempre bene a piatti di sushi, carpacci e verdure in tempura, se perciò avete intenzione di rendere la vostra cena di Natale o di fine anno più asiatica o internazionale, buttatevi su bolle di questo genere come Cap Classique Methode brut Spier: mele agrumi e biscotti i sentori principali, fresco e ottima acidità; oppure il Kaapse Vonkel Simonsig rosè, con aggiunta di uve pinotage oltre al classico blend, perfetto con il crudo di pesce.
Celebrazioni e cibi nel mondo
E mentre in Spagna i regali li portano i Re Magi il 6 gennaio, mangiando il Roscon de Reyes, il 24 Dicembre si pasteggia a Jamon serrano e pesce, ideali entrambi da abbinare al Cava; In Italia varie sono le tradizioni regionali, dai cappelletti in brodo agli arrosti più sofisticati, fino ai ravioli ripieni fatti in casa dalle nonne, non tutto abbinabile a bollicine locali ma spesso ideali per iniziare la cena e terminarla con un brindisi frizzante.
In Canada la tradizione vuole il tacchino o l’anatra ripieni come la tradizione del Ringraziamento Americana mentre in Francia non può mancare sulle tavole la Buche de Noel, dolce tipico del periodo natalizio, pasta di biscotto ricoperto di cioccolato; a Parigi, raffinatissimi come sempre, non mancano ostriche cotte e crude e la crudites di mare perfettamente abbinabili ai migliori Champagne, ed ancora salmone, lumache e fois gras.
In Germania l’atmosfera natalizia si può sentire in ogni angolo del paese, dove migliaia di luci festose risplendono durante questo magico periodo dell’anno, tra mercatini di natale e GluhWein caldo per tutti i visitatori.
La vera festa natalizia comincia con il pranzo del 25 e prevede un ricco menù. Nella tradizione tedesca, l’Hauptteller, ovvero la portata principale, è il Martinsgans, un delizioso arrosto d’oca ripieno di castagne, mele e cipolle, accompagnata da cavolo rosso e i Klöße, ossia dei grandi gnocchi di patate.
Per finire vi consigliamo in linea generale con cucina di mare o salse particolarmente salate di bere spumanti più secchi; con panettoni, torte e crostate prediligete spumanti dolci e aromatici mentre con il cioccolato cercate abbinamenti con vitigni a bacca nera, non per forza spumanti, magari un Porto o un Pedro Ximenez.
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