Il mal di testa da vino è uno dei sintomi più conosciuti da chi fa uso di alcol. Ma attenzione: non tutte le condizioni sono uguali, né il mal di testa può essere direttamente associato al consumo di alcolici generalizzato.
Il mal di testa colpisce il 98% della popolazione almeno una volta nella vita: nonostante ciò, rimane una delle patologie meno conosciute e meno approfondite. Dietro un semplice mal di testa, infatti, possono potenzialmente nascondersi centinaia di retrosintomi e concause, per cui spesso risulta difficile attribuire a priori un grado di gravità al mal di testa.
Ma facciamo chiarezza. Il mal di testa, di per sé, non è una condizione medica validata; esso si suddivide in due categorie:
- emicrania
- cefalea a grappolo
Nel caso del consumo di alcolici, spesso incappiamo in una delle cefalee definite ‘senza causa biologica’, ovvero quei mal di testa la cui causa non è immediatamente riferibile ad un trigger esogeno. L’abuso di alcol, ovviamente, è noto per essere causa scatenante dell’insorgere di cefalee a grappolo, soprattutto nei soggetti predisposti. La cefalea può comparire subito dopo l’assunzione di alcolici, oppure in differita di alcune ore. Ma è davvero colpa dell’alcool? Vale tutti gli alcolici? E perché il vino in particolare?
Intossicazione da alcol e mal di testa da vino
Occorre a questo punto fare un’importante differenziazione: sappiamo tutti che l’abuso di alcolici può portare a conseguenze fisiologiche anche patologiche, ma dobbiamo distinguere l’intossicazione da alcol – ovvero, l’assunzione oltre i limiti per la salute di un qualsiasi alcolico / superalcolico – che può causare senza dubbio anche il mal di testa; dal tipico mal di testa da vino che, a differenza del precedente, si può presentare anche dopo un solo bicchiere. Dunque, ricapitolando:
- l’abuso di alcol, soprattutto per le proprietà vasodilatatrici dell’etanolo, può sia indurre sia peggiorare l’insorgere di cefalee a grappolo. Su questo gli esperti non hanno dubbi.
- Il vino, anche in caso di consumazione moderata e dunque non nel caso particolare dell’abuso, può essere associato a fenomeni episodici o ricorrenti di ceafelee, ma sulla causa scatenante ancora non ci sono fonti certe.
I possibili responsabili del mal di testa da vino
Inizialmente, la scienza aveva attribuito ai solfiti la responsabilità degli attacchi da cefalee a grappolo che si osservano spesso in soggetti con questa predisposizione. Infatti, il vino viene conservato soprattutto in presenza di solfiti: sostanze chimiche potenzialmente tossiche per il nostro organismo, i cui livelli sono stati regolamentati nelle produzioni enicole. Le conseguenze di una intossicazione da solfiti sono disastrose: dolore addominale, crampi, vomito, a volte eruzioni cutanee. Tuttavia, proprio per il loro largo uso nell’industria alimentare, sarebbe assurdo pensare che provochino queste reazioni al primo bicchiere di vino. Consideriamo infatti che l’intossicazione da solfiti avverrebbe solo assumendone 3.5 gr per chilogrammo di peso corporeo: una quantità di gran lunga difficile da assumere in un giorno! Va specificato, però, che molti soggetti presentano un’ipersensibilità ai solfiti, per cui è stato necessario riassumere sulle etichette dei vini la dicitura ‘contiene solfiti’ per i prodotti vinicoli a concentrazioni maggiori di 10 mg/l.
Allora, dobbiamo rivolgerci ad altre cause per spiegarci il mal di testa da vino, a meno che non siamo in presenza di intolleranze ai solfiti. Escludendo questo particolare caso, possiamo ipotizzare che una delle cause possibili – ed imputabili esclusivamente al vino – sia la presenza di due sostanze altamente concentrate nel vino:
- tannino;
- istamina.
Si tratta in entrambi i casi di ammine biologiche, ovvero di sostanze chimiche dette ammine presenti naturalmente negli alimenti (e spesso secrete anche nel nostro organismo sottoforma di neurotrasmettitori). L’istamina ad esempio, è utilizzata come neurotrasmettitore e produce spesso delle reazioni fisiologiche allergiche. Il mal di testa che si evidenzia dopo un solo bicchiere di vino, quindi senza incappare in casi di intossicazione alcolica, potrebbe derivare proprio da una mal tolleranza alle ammine.
E se non fossero soltanto le ammine a produrre il mal di testa da vino?
Sicuramente ci sono molti altri fattori a concausa delle cefalee a grappolo da vino, tra cui la crescita batterica dovuta ai processi fermentativi della vinificazione, la conservazione e il consumo di prodotti di scarsa qualità. Probabilmente, anche la semplice disidratazione dovuta al consumo generalizzato da alcolici non è da sottovalutare. Sicuramente un bicchiere di vino buono è preferibile ad un vino a prezzo stracciato e di bassa lega, per cui mettete sempre la qualità al primo posto. Resta il fatto che non ci sono ancora prove certe della concomitanza tra vino (in particolare rosso) e mal di testa. In ogni caso, qualora si sospettasse una intolleranza alle ammine o a qualche principio presente nel vino, non esitate a contattare uno specialista.