Questo longdrink è un classico tra i cocktail a base di rum, che unisce i sapori freschi del lime e dell’orzata con l’orange curacao. E non solo: il rum utilizzato è sia scuro che bianco, e la qualità del rum utilizzato è la chiave di volta per amalgamarsi al meglio con i sapori degli altri ingredienti, nel Mai Tai Cocktail perfetto!
Un cocktail esotico, per palati che amano freschezza e intensità
Chi si cimenta ogni giorno nell’arte della miscelazione, che abbia frequentato un corso barman, oppure lavori in un cocktail bar, sa bene che il Mai Tai è spesso proposto nelle liste cocktail estive, dissetante com’è, pronto a richiamare i sapori dell’estate. Eppure, viene ordinato in ogni stagione… specialmente grazie alle tante versioni di questo drink americano, che sono più o meno tropicali, allungate con succo di ananas o arancia, con varianti che lo rendono più o meno fresco o dolce.
Se d’estate è il classico cocktail da bordo piscina, in inverno può essere aromatico e variegato dal gusto mandorle, elegante nelle serate nei locali, grazie al suo tono secco e ben miscelato tra gli ingredienti.
Nella lingua di Thaiti, il nome Mai Tai (Maita’i)significa “buono”, semplicità nella bontà che deriva dal suo essere un cocktail alcolico e potente ma asciutto, dolce per le sue note fruttate e intenso grazie al rum.
La ricetta del Mai Tai Cocktail
Secondo la International Bartenders Association (IBA), la ricetta orginale è la seguente:
- 4 cl di rum bianco
- 2 cl di rum scuro
- 1,5 cl di Orange Curaçao
- 1,5 cl di sciroppo di orzata
- 1 cl di succo di lime fresco
Come si prepara il Mai Tai cocktail
Per la preparazione, tutti gli ingredienti vanno inseriti in uno shaker e poi filtrati in un bicchiere highball. Si guarnisce con fettina di ananas, foglie di menta e buccia di lime. Servire con una cannuccia.
Secondo alcuni barman, una volta versato nel bicchiere, si aggiunge il rum scuro facendolo stratificare in superficie… una variante che renderebbe ancora più particolare il gusto del Mai Tai Cocktail “a strati”.
Preparare il Mai Tai è abbastanza semplice anche in questa seconda variante di preparazione, ma è importante ricordare che il rum scuro deve essere messo alla fine.
La moda delle tazze Tiki, ha portato a sostituire in molti casi queste al classico bicchiere highball, e le tante varianti della tazza Tiki o Tiki mug, sono ormai un classico per molti locali, che servono il Mai Tai Coktail con il classico “ombrellino” sulla tazza.
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La storia del Mai Tai Cocktail
Il Mai Tai ha una storia che riporta agli anni Quaranta, dove sembra venne creato in quel di Los Angeles, Hollywood precisamente.
Partiamo dall’ispirazione, quella alla divinità Tiki, che era molto diffusa nella Polinesia francese con un’immagine incisa su molte rocce, di un dio dagli occhi grandi che viveva a stretto contatto con la società Mahori.
La tendenza a vedere come mitica la società polinesiana, iniziò dagli anni Cinquanta negli Stati Uniti e, per questo, il Tiki rappresentò un’icona di questa cultura esotica, con uno stile tiki per cibo, design, architetture, bar e anche cocktail!
Ad Hollywood aprì il ristorante polinesiano Don the Beachcomber, che fu seguito dal Trader Vic, locali dove prese piede la miscelazione in stile Tiki, in particolare con il Mai Tai Cocktail.
La paternità di questo drink fu contesa tra i due locali, uno nel 1944 (Trader Vic) o l’altro nel 1933 (Don the Beachcombers).
Secondo i racconti del fondatore Victor Jules Bergeron Jurnior, al Trader Vic nacque il cocktail in una notte in cui lui e il suo aiuto barman, presero rum Wray & Nephew, lime, sciroppo di zucchero, orzata e curaçao, per dare vita a questo nuovo drink.
I suoi amici esclamarono in lingua tahitiana “Mai Tai”: “buono!”.
La ricetta originale è avvolta da un mistero e, del vero Mai Tai cocktail celebre fu il nome, ma la vera ricetta fu rivelata da Victor nel suo “Bartender’s Guide” del 1972. Sarà quella vera? In ogni caso, la codificazione IBA ha dato il via ad una ricetta almeno “standard” da seguire per molti aspiranti barman…
Le varianti del Mai Tai cocktail
Le diverse versione del drink vanno a stemperare il sapore del rum, considerato a volte troppo forte, con l’aggiunta di succo di ananas o succo d’arancia, nelle interpretazioni estive che mitigano il rum ed esaltano la freschezza della frutta.
Ricetta del Trader Vic
- 1 oncia di rum scuro giamaicano
- 1 oncia di rum agricolo invecchiato
- 1/2 oncia di Orange Curaçao
- 1/2 oncia di orzata
- 1/4 oncia di sciroppo di zucchero
- 1 oncia di succo di lime fresco
Ricetta del Mai Tai Coktail di Jacob Grier
Jacob Grier è un barman e “cocktail consultant” statunitense, che consiglia la sua versione addirittura con IPA e Triple Sec.
- 1 oncia di rum bianco (El Dorado)
- 1 oncia di rum invecchiato 8 anni (El Dorado)
- 1 e 1/2 oncia di IPA – birra
- 1 oncia di succo di lime fresco
- 3/4 di oncia di orzata (B. G. Reynolds)
- ½ oncia di liquore d’arancia e Triple Sec (Combier liqueur d’orange)
Quale cibo abbinare al cocktail Mai Tai
Perfetto per l’aperitivo e il suo finger fodd, il drink si sposa bene anche con pesce e carni bianche, in particolare pollo alla brace e salmone. Ottimo con piadine farcite con verdure, paella e cibi piccanti.