Il Riesling è un vitigno a bacca bianca tra le più pregiate e nobili al mondo, da origine a vini bianchi raffinati, fini, delicati, profumati, con un’acidità inconfondibilmente spiccata.
Tra i vari ceppi esistenti abbiamo quello Renano e quello Italico, sono differenti sia da un punto di vista ampelografico (grappolo e foglia) che da un punto di vista di vino ottenuto: quello italico possiamo definirlo più di facile beva, rispetto a quello renano spesso più complesso nei sentori quasi aristocratico.
Peculiarità del Riesling
La peculiarità che lo contraddistingue è la resistenza ai climi freddi, non a caso la sua patria è la Germania, dove la zona principale dove è nato è proprio lungo il corso del fiume Mosella, dove ritrova il clima ideale, esposizioni ottimali, ed un terreno ricco di lastre di ardesia nelle vicinanze del fiume.
Tra le regioni vocate in questa zona abbiamo appunto la Mosella, ed altre lungo il corso del Reno, come il Rheingau, Rhwinhessen e Pfalz; qui la gamma e le tipologie di Riesling sono molte e differenti, ma soprattutto suddivise secondo la classificazione tedesca per residuo zuccherino, dal più secco Troken, in un crescendo di sensazioni più dolci date dal peso del mosto al momento della fermentazione, avremo la categoria Kabinett, freschi e agrumati con una nota residua di zucchero, continuando con gli Spatlese, con più corpo, note di frutta come pesca gialla e albicocca, tipiche della vendemmia tardiva; per poi giungere a quelli più dolci e complessi: Auslese, in versione secco o dolce, mentre Beerenauslese e Trokenberenauslese solo in versione dolce affetto da Muffa Nobile.
La sua resistenza ai climi freddi è data appunto dal legno estremamente duro e resistente alle basse temperature del vitigno, tipiche del centro ed est europeo come la Germania, l’Alsazia (altra zona vocata per il vitigno) e per citarne una Italiana, non riuscendo a scendere dalle Alpi, lo troviamo infatti in Alto Adige.
Altri elementi che lo contraddistinguono sono il germogliamento e maturazione tardivi, che garantiscono la protezione delle gemme e dei grappoli;
grazie invece alla sua acidità spiccata, dovuta al ph del terreno ed elevata escursione termica, ed un’alta possibilità di concentrazione degli zuccheri, da origine a vini longevi, mantenendo inalterati profumi intesi e penetranti.
La gamma di aromi olfattiva è penetrante: floreali, agrumati, e mielati, e tra i profumi intensi e penetranti bisogna appunto citare quello che più aumenta con l’invecchiamento che si definisce di Idrocarburo, TDN trimetildeidronaftalene, il norisoprenoide presente nelle uve e’ responsabile di aromi di kerosene e idrocarburi.
I suoi profumi invece sono dati dai terpeni presenti negli acini.
TDN del Riesling
Quando parliamo di TDN, che cosa significa questo per gli aromi distintivi del Riesling? TDN trimetildeidronaftalene, pur non essendo unica per il Riesling, può aggiungere complessità a basse concentrazioni e può essere schiacciante ad alte concentrazioni, quando i vini invecchiano e la loro spina dorsale aromatica diminuisce. Non si è ancora spiegata la causa di TDN ed il suo aroma distintivo di petrolio, ma questo elemento presente nella polpa dell’uva, aumenta quando la vite sperimenta siccità, molto caldo ed esposizione al sole maggiore, e carenza di elementi nutritivi come l’azoto ed il potassio nel terreno.
Si è quindi notato che il suo contenuto è legato all’aumento degli zuccheri, perciò aumenta quando le uve maturano , soprattutto in climi più caldi e temperati, o con massima esposizione per la maturazione delle uve; questo elemento che lo caratterizza potrebbe aumentare anche se si utilizzano diversi cloni di lieviti in fermentazione, che aumenterebbero il livello di trimetildeidronaftalene in uva e mosto.
Tra i parametri per misurare questo processo più facilmente, sono la temperatura e l’esposizione ai raggi solari, ovvero si è notato che le uve esposte direttamente ai raggi solari, hanno TDN più elevato che quelle uve nelle zone più ombreggiate.
L’atro elemento sopra citato di carenza di elementi nutritivi nel suolo, ovvero la sua fertilità, avviene quando vengono a mancare elementi come azoto e potassio, ed a quel punto i livelli di TDN aumentano.
Si può pertanto aggiungere che l’aumento di TDN nelle uve Riesling, può essere connesso alla gestione della vigna, ovvero il viticoltore in parte potrà influenzare in maniera sostanziale il livello di sviluppo di TDN nelle uve; ad esempio I viticoltori possono adattare i propri vigneti per l’aumento delle temperature medie e controllare il consumo di acqua. Quando si impianta un nuovo vigneto, se non è su pendii ripidi, il viticoltore può cambiare l’orientamento dei filari.
Oppure con una defogliazione tradizionale (canopy managment) della zona fruttifera, facilitare la maturazione delle uve, grazie all’ esposizione del sole diretto, riducendo inoltre il rischio di marciume (soprattutto in zone temperate), e rendendo la raccolta manuale più semplice.
La presenza di questo sentore cosi tipico, non è sempre scontata, ma aggiunge un tocco molto intrigante ma soprattutto di estrema finezza. Il sapore rimane delicato, di grande personalità, esile, con spiccata acidità ed una struttura alcolica contenuta.
Il Rielsing Nel Mondo
Un ultimo sguardo al resto del mondo, in particolare la zona di Eden Valley in Australia, regione a se stante all’interno di una più vasta zona quella di Barossa. La Eden Valley si trova ad una altitudine maggiore rispetto a Barossa, quindi più fresco, qui il clima offre condizioni di crescita ideali a questa varietà aromatica. Temperature anche più basse della vicina Claire Valley (anch’essa importante per la produzione di questi vini), con altitudini maggiori, e temperature che permettono la maturazione giusta nella stagione tra Ottobre ed Aprile.
Questi fattori permettono la crescita aromatica che determina il profilo di questo vino cosi speciale, sempre con pronunciata acidità.
Nella regione spesso si ritrovano viti a piede franco, che raggiungono i 60 o anche i 100 anni, ciò ha permesso alle radici di andare in profondità, avere accesso alle risorse idriche nelle stagioni più calde, aiutandosi a bilanciare la crescita della vite e del fogliame, in maniera tale da creare il giusto bilanciamento tra ombra e sole per far crescere i frutti in maniera ottimale. Infine un aiuto deriva anche dai terreni ricchi di quarzo e scisto della zona, per completare ed integrare le note tipiche del vitigno con quelle estremamente floreali.
Anche qui insomma un segno distintivo, una firma di questo vitigno, con un carattere floreale pronunciato, con sentori che vanno da fiori di melo a quelli di tiglio, limone, gelsomino e lavanda; prova a dirigerti verso i tuoi alberi di agrumi, senti i fiori bianchi e ne raccoglierai le sfumature tipiche della Eden Valley, le note floreali del Riesling di questa zona sono ad un livello superiore.