Dopo aver appurato che la grappa può essere apprezzata sola, come vuole la tradizione, o in accompagnamento con dolci e piatti salati, oggi vogliamo andare oltre e lanciare un piccolo appello-sfida. In un’epoca in cui le tecniche della cucina molecolare incontrano addirittura il bicchiere del Martini, la Grappa non ha vita facile e i cocktail con grappa sono abbastanza rari.
Cocktail a base di grappa sì o Cocktail con grappa no?
Già nel lontano 1936, quando Elvezio Grassi pubblicò il libro “Mille Misture”, solo 5 presentavano la grappa come ingrediente. La nostra amata bevanda spiritosa, a detta di molti barmen, presenta alcuni ostacoli nella miscelazione con altri alcolici. I suoi cugini Cognac, Armagnac e Whisky non sono certo immuni da queste problematiche, tanto che esistono produzioni specifiche per l’utilizzo nelle miscelazioni, cosa che, in alcuni casi, porta il prodotto ad uscire dalla denominazione originaria.
I cocktail a base di grappa sono rari e, a causa dei suoi unici profumi, trovare l’equilibrio desiderato dal barman in una nuova miscela di aromi è impresa ardua. Ma non impossibile. Certamente, utilizzando gli schemi tradizionali della miscelazione che si fondano sulla contrapposizione e l’uso di distillati poco aromatici, scegliere la grappa sbagliata potrebbe tramutarsi in un disastro. Il segreto è andare d’amore e d’accordo con questo nuovo ingrediente, magari prediligendo distillati più erbacei o speziati.
I primi approcci della grappa al mondo del mixology sono state rivisitazioni dei grandi classici, un Gin Tonic o una Caipirinha, per esempio. Incontrare il favore del consumatore, proponendo cocktail familiari con la grappa, è il modo migliore per insinuarsi con un nuovo ingrediente. Tuttavia siamo certi che la grappa possa offrire di più ai cocktail del nuovo millennio e, in realtà, ci sono già degli autentici pionieri che sperimentano e creano vere opere alcoliche.
Cocktail con Grappa: vediamo alcune ricette
Grappa Negroni – di Luca Picchi
Ingredienti
3 cl grappa pura Laboratorio Italiano
3 cl Campari
3 cl Vermouth Carpano Antica Formula
gocce Angostura Aromatic Bitters
gocce succo limone
Preparazione
Stir and strain in old fashioned con ghiaccio, guarnire con fetta d’arancia e chicco d’uva, twist d’arancia.
Borbotto – di Samuele Ambrosi
Ingredienti
5 cl grappa pura Laboratorio Italiano
3 cl spremuta limone
2 cl sciroppo homemade alla mela speziata
gocce maraschino
gocce bitter aromatico
un albume
Preparazione
In cobbler con ghiaccio, versare in tumbler con fetta di mela disidratata.
Vox Dei – di Milo Occhipinti
Ingredienti
5cl di grappa Casta di Castagner
1cl di sciroppo di liquirizia
1,5 cl di succo di limone
6cl di infuso di Yerba Mate
Preparazione
Shake and strain in un highball con ghiaccio, decorare con radice di liquirizia
Francesco Il Vecchio – di Giorgia Crea
Ingredienti
3 cl Gra’It Grappa
1,5 cl Amaro OF
1 cl Bitter
3 cl Vermouth Rosso
Preparazione
Stir and strain in un bicchiere old fashioned colmo di ghiaccio a cubi.
Guarnisci con una scorza di arancia.
Se il mondo della mixology vi appare ancora come qualcosa di mistico e oscurissimo, fatevi un giro nella sezione del sito Degustibuss dedicata ai corsi per Barman.
Milo Occhipinti, classe 1986, opera nel settore di ospitalità e ristorazione da tredici anni, iniziando a Verona, poi gestendo la più antica torrefazione artigianale di Venezia ed entrando in A.I.B.E.S.
Successivamente si sposta a Londra dove gestisce progetti importanti come Nt’s, curandone start-up e raggiungimento obiettivi di vendita giá nei primi mesi. Torna in Italia a Milano, dove lavora per grandi nomi come MaG / 1930 e partecipa a competizioni di miscelazione come Nikka Omakase e Disaronno Mixing Star.
Attualmente, oltre a ricoprire ruoli di management per bar e locali, è Relatore per i corsi Barman di Degustibuss International.