Quando l’espressione del barman è veramente rilassata di fronte alla vostra richiesta, spesso c’è una lieta verità: avete ordinato uno dei cocktail più famosi, richiesti e preparati ogni giorno nel mondo! Già, perché esistono dei drink leggendari che ogni bancone serve con rapidità, facendo parte della routine quotidiana di chi lavora o vuole diventare barman.
E non significa, certo, che la quantità sia a discapito della qualità, dato che i cocktail più famosi e bevuti sono spesso quelli non solo celebri ma anche ottimi mix di alcolici, succhi e segreti del mestiere.
I cocktail più ordinati nei bar
Quali sono, quindi, questi drink celebri e rinomati? Secondo Drink International, una vera bibbia per barman e professionisti del bartending, nel 2017 sono stati ordinati cocktail a profusione, nei migliori bar del globo, con ricette che ormai tutti gli intenditori conoscono, e che tutti i barman devono saper preparare con il giusto mix.
Il Mojito
In voga dagli anni Cinquanta, anche grazie alle leggende letterarie lasciate da Hemingway, è sempre in cima alle richieste di tutti gli appassionati di cocktail, in particolare quelli a base di rum. Inventato probabilmente dal barman Angel Martinez nel 1942, viene preparato con rum bianco, foglie di menta pestate, acqua gassata, succo di lime, zucchero di canna bianco e l’immancabile ghiaccio.
La menta si schiaccia con il pestello e il ghiaccio tritato soprattutto in Europa, ma la versione originale è quella per cui le foglie vanno solo premute e il ghiaccio è a cubetti. Uno tra i cocktail più famosi al mondo, quindi, presenta due versioni ma, in tutti e due i casi, è pur sempre in cima ai desideri dei bevitori.
Il Moscow Mule
Unisci un commerciante di vodka e un fabbricante di ginger ale intorno ad un tavolo, e nascerà un cocktail tra i più celebri e richiesti nei banconi dei bar.
In una tazza di rame, si versano gli ingredienti di questo drink a base, appunto di vodka, ginger ale, succo di limone appena spremuto, menta e cubetti di ghiaccio per rinfrescare il tutto. Uno dei cocktail più famosi nel periodo degli anni Settanta, che è stato di nuovo riportato agli onori dei bevitori da una tendenza del bartending che predilige cocktail ricercati e leggermente vintage.
Il Martini Dry
La sua storia antica lo rende un cocktail leggendario, nato addirittura alla fine dell’Ottocento. Uno dei cocktail più famosi e bevuti al mondo, da oltre un secolo. Apprezzato dai veri intenditori di drink, contiene gin e vermouth dry in dosi che nella ricetta originale erano simili ma nel tempo sono variate. Ad oggi si beve spesso un Martini Dry con 4 parti di gin e 1 di vermouth. Si versa e si mescola, si serve spesso con un’oliva verde e con decorazione della scorza d’arancia, per un sentore maggiore fruttato.
Il Margarita
La leggenda vuole che sia nato da una ricetta sbagliata del Magnolia, quando nel 1942 un barman lo inventò per supplire alla sua scarsa conoscenza del cocktail richiesto. In ogni caso, si diffuse presto la moda di bere la tequila in questo modo alternativo, il risultato è gradito a molti avventori dei bar di tutto il globo. Si unisce la tequila al Cointreau oppure al liquore aromatizzato all’arancia Triple Sec, aggiungendo poi succo fresco di lime o limone, servito in un bicchiere il cui bordo viene inumidito con una fetta di lime e poi appoggiato sul sale fino. Dopo aver shakerato gli ingredienti, si versa il Margarita nel bicchiere, per gustarlo al meglio da veri intenditori, con il gusto contrastante del dolce e del salato.
Il Manhattan
Celebre come il club nell’omonimo quartiere di New York che l’ha inspirato alla fine dell’Ottocento, questo non solo è tra i cocktail più famosi al mondo ma anche tra i più longevi. Il suo successo parte dal secolo scorso, per poi diffondersi in tutto il mondo, anche grazie a personaggi famosi che lo citano e lo consigliano: dalla madre del politico Wiston Churchill a Marylin Monroe in “A qualcuno piace caldo” fino alla serie tv “Sex and the city”.
Si prepara con il rye whisky, il whisky di segale, il vermouth rosso e delle provvidenziali gocce di angostura. Tutti gli ingredienti si versano in un mixing glass, per essere mescolati e filtrati. Bicchiere ghiacciato e ciliegina al maraschino completano il tocco d’eccellenza per un ottimo Manhattan.
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Il Negroni
È il cocktail italiano più famoso al mondo, secondo le stime di richieste e bevute ogni anno. Fu inventato dal conte Camillo Negroni a Firenze nel 1920 circa, al Caffè Casoni. Il solito aperitivo non bastava più, e il barman è stato “guidato” verso una versione del cocktail “Americano” con delle sostituzioni: il gin al posto del selz, tre parti uguali di gin, vermouth rosso e Campari. Molto diffuso è anche in Negroni sbagliato, dove al posto del gin si usa in Prosecco. Un errore da barman che è diventato un must!
Si riempie il bicchiere di cubetti di ghiaccio, scolando l’acqua in eccesso e versando gli ingredienti. Per chi ama le varianti, una spruzzata di soda rende ancora più frizzante questo cocktail.
Il Bloody Mary
Uno dei cocktail più famosi ma anche più particolari, formato da succo di pomodoro, salsa Worcester, tabasco, succo di limone e vodka! Un vero mix che può essere un ottimo aperitivo, con la funzione di stimolare l’appetito con i suoi componenti gustosi e ricercati. Inventato intorno agli anni Trenta, prevede una ricetta originale anche con sale, pepe nero e di cayenna. Tutto va scosso nello shaker e filtrato, per rendere il Bloody Mary unico come i migliori cocktail più bevuti al mondo.
Una curiosità: chi è Bloody Mary? Secondo alcuni la celebre Regina d’Inghilterra Maria Tudor I, che mandò a morte molti oppositori protestanti al suo cattolicesimo, Maria la sanguinaria. Secondo altri, il cocktail fu ispirato all’attrice Mary Pickford.
La Caipirinha
Il drink esotico per eccellenza, è dato da un mix di Cachaça, zucchero semolato e succo di lime. Richiesto ai banconi soprattutto in estate, è un cocktail rinfrescante e dissetante, che riscuote successo da decenni.
L’origine brasiliana della Caipirinha lo rende uno dei cocktail più famosi e apprezzati tra chi ama i sapori sudamericani. All’origine del nome “Caipira”, c’è il riferimento agli abitanti delle zone più sperdute del Brasile.
Si prepara versando lo zucchero prima di tutto, poi il lime tagliuzzato, pestando il tutto e aggiungendo ghiaccio e Cachaça.
Lo Spritz
La tendenza degli ultimi anni lo vede vincente in ogni bar, e non solo italiano e non solo tra i giovani. Il suo successo è dovuto anche alla bassa gradazione alcolica, che lo rende un perfetto aperitivo per iniziare la serata senza esagerare. Si crea con un mix di Aperol, Prosecco e Soda ma tante sono le varianti. C’è che chi lo rafforza con un tocco di Gin, c’è chi usa il Campari, per il celebre Spritz Campari, chi sostituisce l’Aperol con liquori come la Genziana o il Cynar. E la fantasia degli spritzer non conosce limiti!
Gin Tonic
Per chiudere, uno dei cockail più famosi, più bevuti e più semplici! Ancora in auge dopo decenni di moda, il gin tonic deve la sua fortuna anche alla miscela di Gin e acqua tonica: la semplicità vince sempre!