Vuoi avvicinarti al dolce mondo di Bacco? Di certo la passione e le buone intenzioni sono importanti, ma non bastano per scegliere quale sia il miglior percorso.
Un corso degustazione vino può essere un primo passo, ma è d’obbligo sceglierlo secondo dei criteri che possano essere validi – ovvero, a seconda del fatto che desideri conoscere meglio il vino, oppure che questo sia il primo passo verso la professione del degustatore professionista.
Il corso degustazione vino per appassionati
Chi ama il mondo vinicolo, amerà anche saperne di più, ovviamente. Per questo, al fine di saper definire le caratteristiche organolettiche del vino che assaggia, senza che ciò diventi una professione, l’appassionato o appassionata che sia, tenderà a seguire un primo corso di avvicinamento al vino.
La questione su come scegliere un corso degustazione vino, in questo caso, riguarda il programma, il tempo, i costi e le finalità.
Per chi vuole diventare un esperto di vini di certo il corso non deve far perdere tempo, ma essere molto efficiente a livello di apprendimento. Per chi, invece, vuole dedicarsi un corso per passione enologica e divertimento, è bene orientarsi tra le proposte dedicate a chi cerca di migliorare la propria cultura personale sull’universo vinario.
Un corso degustazione vino divulgativo sarà l’ideale ma è bene che sia troppo “annacquato”, usando una metafora cara ai bevitori.
Un consumatore di vino consapevole fa bene a scegliere un corso che permetta di scoprire le tecniche di degustazione, le differenze nella produzione vinicola, gli abbinamenti con le pietanze e come servire il vino, almeno al minimo dell’etichetta – la perfezione lasciamola ai sommelier!
I sensi dovranno esaltarsi nel contatto con profumi e sapori del vino, ma dopo dovrà subentrare la ragione e lo studio, perché un interesse diventi un nuovo sapere.
Il programma del corso sul vino
Per avvicinarsi al mondo del vino, si parte studiando la viticoltura, dalla sua storia alla situazione attuale, ormai regolamentata dalla legislazione che suddivide i vini italiani in DOC e DOCG, con relativi disciplinari.
Una premessa dovuta, prima di iniziare subito con le tecniche di degustazione, tra cui regna la tecnica degustativa con esame visivo, olfattivo e infine gusto-olfattivo.
Si imparerà a riconoscere un vino e anche uno spumante, perché la differenza è sostanziale: la spumantizzazione viene analizzata apprendendo i metodi Champenoise, Charmat, il prosecco, la differenza tra i vini passiti e quelli liquorosi.
Nella parte pratica, si degustano diversi vini, ampliando il discorso verso vini riserva, biologici o biodinamici.
È sempre bene scegliere un corso su due o più livelli, in modo che nel secondo livello si approfondisca un aspetto della produzione vini, per esempio gli spumanti oppure i vini biologici, e così via in base al percorso formativo prescelto.
Nei corsi vino più approfonditi si parlerà anche dell’abbinamento con finger food o cibo, per iniziare a comprendere quali caratteristiche organolettiche possono combinarsi con altrettante pietanze – si sa che la degustazione vini
Alcuni corsi sono da prediligere rispetto ad altri per chi vuole entrare ancora di più nel mondo vinario, dato che forniscono la possibilità, dopo il corso degustazione vino, di frequentare dei workshop presso le aziende vinicole, al fine di comprendere al meglio i processi di vinificazione dal vivo.
Ti invitiamo, alla fine della lettura di questo articolo, a visitare la pagina del nostro
CORSO DEGUSTAZIONE VINO
attivo su oltre 20 città italiane, riconosciuto a livello internazionale e strutturato su un percorso di 2 livelli.
Il corso con processo formativo realizzato in conformità alla Norma Internazionale UNI EN ISO 9001:2015.
Il costo del corso degustazione vino: come orientarsi
Alcuni corsi, tenuti da scuole per sommelier che si prodigano nella formazione professionale, potrebbero essere convenienti, dato che le due visioni dello studio enologico sono ben diverse ma vengono trattate in ogni caso in modo molto accurato.
In alcuni casi, però, tali scuole chiedono costi abbastanza elevati per chi vuole solo conoscere meglio cosa beve, e saper scegliere le migliori etichette in enoteca.
Una passione che deve bilanciare il portafogli, e quando i costi sono alti, quindi, un tale corso degustazione vino può non essere una scelta ottimale per chi desidera solo un avvicinamento al mondo vinario.
Alcune scuole propongono corsi di degustazione non professionali a circa 400-500 euro, e per molti rappresenta una cifra esagerata da spendere per frequentare un corso su due livelli, che altre scuole propongono allo stesso tenore di programma, a circa 200-300 euro.
Per chi desidera, invece, un corso degustazione vino professionale, la questione è diversa… a questo punto perché non investire in un corso di formazione base, e poi un corso da sommelier? Vediamo quali sono le opportunità, anche di lavoro!
La professione di degustatore vini e il corso degustazione
Questa professione si basa sulla conoscenza delle tecniche di degustazione vini in modo professionale. Una formazione per esperti che studiano le tecniche di degustazione, per arrivare ad una professione riconosciuta, quella di assaggiatore del vino, che opera presso aziende vinicole e cantine, formulando un giudizio tecnico sul vino assaggiato.
Il degustatore definisce le caratteristiche qualitative del vino fin dal primo sorso preso dalla botte, ne individua i difetti e stabilisce insieme all’enologo la correzione del difetto stesso prima che arrivi l’imbottigliamento, quando sia possibile.
La formazione è molto dettagliata e tecnica, dato che un assaggiatore avrà una formazione simile a quella dell’enologo, e spesso le due conoscenze sono legate – ovvero molti corsi di degustazione vino professionali sono frequentati parallelamente a quelli di enologia, strutturati a livello universitario.
In diversi casi, però, la professione di assaggiatore vini non coincide con quella dell’enologo, e anche a livello pratico il degustatore arriva ben dopo la definizione della produzione che compie l’enologia, arriva in fase di assaggio per certificare la qualità del vino e le sue caratteristiche.
Un lavoro sensoriale importante e imparziale, che valuta il prodotto vitivinicolo con dei parametri standard.
Ben lontano dal sommelier, che si fa ambasciatore del vino in terza fase, l’assaggiatore o degustatore professionale segue dei corsi di qualificazione per la degustazione vini strutturati per chi vuole seguire questa professione.
A questo punto per molti appassionati di vino che desiderano lavorare in questo settore, è bene capire quale sia la qualifica idonea alla propria tendenza, perché l’assaggiatore vini è un arbitro che non valuta soggettivamente, mentre il sommelier è colui che prende una posizione chiara in fatto di gusto, consigliando vini e abbinamenti in modo personalizzato.
I corsi per assaggiatori di vino hanno uno sbocco lavorativo più ristretto rispetto a chi lavora nella ristorazione come sommelier o nel servizio vini, ma può dare grandi soddisfazioni se seguito in modo che sia una formazione di studio superiore, nella quale però bisogna impegnarsi per un tempo di circa 4-5 mesi.
Nel caso, invece di un corso degustazione vino per l’avvicinamento al mondo vinicolo, spesso si tratta di corsi di alcuni giorni, dotati di un programma concentrato e mirato alla conoscenza del vino con una forte accessibilità nei tempi e nella didattica.