Un tocco internazionale, una specializzazione tecnica più approfondita, una visione classica oppure le nuove frontiere della degustazione.
Ecco i dubbi che attanagliano coloro che vogliono approcciare al mondo del vino per una formazione di successo. Le differenze tra queste due formule sono simbolicamente anche racchiuse nelle differenze linguistiche: il francese sommelier, con la sua tradizione secolare di maestro della degustazione, si contrappone all’anglofono wine tester del WSET.
Wset e il linguaggio internazionale
Questa è un’organizzazione londinese, la Wine & Spirit Education Trust, che tiene corsi conosciuti a livello internazionale, per approfondire la conoscenza del vino, rigorosamente in lingua inglese – e già qui si crea uno spartiacque tra chi non è in grado di seguire una formazione in lingua straniera, o semplicemente predilige l’italiano per una maggiore comprensione.
Di certo tramite questi corsi si imparano i termini inglesi per descrivere un vino, ma è anche vero che in molti di coloro che vogliono lavorare in Italia, sanno che molti termini italiani o francesi siano in ogni caso validi e da sempre riconosciuti.
Per chi voglia una carriera internazionale, di certo questi corsi presentano la possibilità di avanzare di livello anche all’estero essendo riconosciuti a livello globale, e anche l’istituto Master of Wine considera un requisito valido per accedere, il diploma del Wset.
Eppure, secondo alcuni, si stratta di corsi molto votati alla professione del servizio in sala, non molto appassionanti, nozionistici e utili magari a chi desidera scoprire il modello inglese di conoscenza del vino, che di certo è ben diverso da quello nostrano.
Una terra dove il vino fa parte della cultura, come in Italia o in Francia, predispone dei corsi sommelier approfonditi e suggestivi, mentre nel metodo anglosassone di competenza, è fondamentale introiettare delle nozioni per il “servizio perfetto”.
È pur vero che il metodo anglosassone è quello internazionale, adatto a chi vuole lavorare all’estero e l’apprendimento dei termini inglesi può essere uno scalino da salire in un’ipotetica carriera. In ogni caso, si parte da livelli differenti, e non subito come degli aspiranti sommelier.
Differenze tra corsi sommelier e corsi Wset
I corsi Wset, secondo alcuni italiani, sono fatti per lavorare nel turismo, ma una conoscenza approfondita del vino per come la intendiamo noi, è possibile solo arrivando al terzo o quarto livello di tali corsi, quindi dopo una formazione base.
Gli allievi di un corso Wset base, ricevono le informazioni su prodotti e sul servizio vini per il loro lavoro o per lo studio, ma non sembrano corsi pensati per chi voglia impostare una vera professione nel settore del vino ad un livello più elevato, come avviene nei corsi sommelier.
Si punta molto sul lavoro pratico, ovvero alla formazione per il personale di sala di ristoranti, alberghi e locali di ristorazione e somministrazione. Si arriva a comprendere che vino si sta servendo, come conservarlo, come servirlo ai clienti e saperne di più sulle questioni relative ai consumi dei clienti ma anche al consumo consapevole (lo stile anglosassone che punta alla morigeratezza alcolica).
Riguardo gli abbinamenti tra cibo e vino, sono trattati in modo veloce, per soddisfare le richieste minime dei clienti e anche per gli appassionati che seguono questi corsi al fine di acquisire una conoscenza base sul mondo del vino e le tecniche di degustazione.
Nei corsi sommelier, ad esempio, subito si impara che un vino DOC non è certo inferiore ad un DOCG ma le varianti sono molte, sappiamo bene quanto il terreno, le annate e le sfumature di gusto siano determinanti per valutare ottimamente anche dei vini IGT o DOC, senza degli schemi così serrati come quelli anglosassoni.
Di contro, questi corsi possono ampliare la conoscenza di molti vini di territori finora poco apprezzati in Italia, come i vini americani o di altre regioni mondiali, dato che l’approccio è internazionale anche e soprattutto nelle degustazioni del secondo livello.
Si tratta di una scuola di grande esperienza e serietà, perché il corso non è per semplici appassionati ma per professionisti, come nei corsi sommelier più strutturati, ma soprattutto viene ambito da chi desidera uno stile di gusto internazionale per diventare manager di ristoranti, enoteche, eventi dedicati al vino.
Un approccio troppo nozionistico, forse, ma che nel mercato internazionale può essere una carta in più, specialmente per chi predilige il marketing al gusto raffinato dei sommelier.
Ti invitiamo, alla fine della lettura di questo articolo, a visitare la pagina del nostro
CORSO SOMMELIER
attivo su oltre 20 città italiane, riconosciuto a livello internazionale e strutturato su un percorso di 3 livelli.
Il corso con processo formativo realizzato in conformità alla Norma Internazionale UNI EN ISO 9001:2015.
I livelli dei corsi WSET
Si parte dai primi livelli, assimilabili al primo livello dei corsi sommelier, che forniscono un’introduzione alle tipologie di vino e all’approccio alla degustazione secondo gli schemi WSET.
Il successo di molti corsi WSET è dato anche dalla comunicazione di questo centro di formazione sul vino, dato che ha costruito nel tempo un linguaggio comune per chi lavora nel mondo del vino. Soprattutto definendo varie tipologie di ruoli, per chi lavora nell’industria delle bevande alcoliche, dal vino ai distillati. Si tratta di ruoli che vanno dal sommelier al manager, il buyer o il degustatore.
Tutte le aziende legate al mondo del vino hanno delle figure professionali formate all’interno dei corsi sommelier così come nei corsi di marketing, e WSET prevede diverse certificazioni mirate-
Si tratta di corsi che prevedono un primo livello e poi approfondimenti sulle regioni di produzione del vino mondiali, ma che puntano anche al mondo dei distillati, essendo questo centro di formazione di stampo anglosassone (corsi sul sakè,
Nel caso del corso di base dedicato al vino, si concentra sulla formazione di chi inizia il primo impiego nel settore turistico o dei vini, o ai neo-dipendenti di aziende del settore vitivinicolo. Il corso fornisce un’introduzione molto elementare sulle categorie di vini, come vengono serviti e la conoscenza di base del prodotto. Per quanto riguarda il servizio dei vini, questa base non può però essere sufficiente se non in strutture in cui si tratta il servizio vini “al minimo”, dato che l’obiettivo è quello di saper rispondere alle semplici domande fatte dai clienti, in modo semplice.
Il secondo livello è dedicato maggiormente alla tecnica di assaggio e valutazione dei vini, con un programma mirato per chi vuole una formazione simile ai corsi sommelier, virata verso una figura di specialista del servizio vini che sia un esperto, così come per titolari di enoteche, addetti marketing delle aziende vitivinicole, o tecnici della produzione del vino che desiderano un approfondimento sulla descrizione dopo la degustazione.
Al terzo livello, si studia l’analisi dei principali vini e distillati del mondo con diverse sessioni di tasting, assaggio, in cui è si impara ad identificare lo stile e la qualità dei vini e distillati assaggiati.
Anche i corsi sommelier presentano sempre più o meno 3 livelli, in cui però l’analisi dei vini è già preponderante fin dal primo gradino, e la capacità di riconoscere un vino per le sue caratteristiche e il suo territorio, nei corsi sommelier “vince” sul nozionismo a tavolino di etichette, standard e classificazioni.
I costi dei corsi Wset e i corsi sommelier
I costi di questi corsi Wset sono nella media per i primi livelli, oltre i 200 euro, mentre per il secondo e il terzo livello si fanno più alti i prezzi – circa 600 euro per i corsi intermedi e oltre i 1.000 euro per il terzo livello.
Rispetto ai corsi sommelier prevedono uno “sbalzo” maggiore, anche se per tutti l’ultimo livello è sempre il più impegnativo economicamente (i corsi sommelier mediamente seguono una sequenza per livelli di circa 300-400- 600 euro circa).
C’è da ricordare che i corsi Wset non sono per forza da seguire in sequenza e chi si sente preparato magari dai corsi sommelier precedenti può iniziare direttamente dal terzo livello con un test d’ingresso. L’esame finale è impegnativo, ma vale per ogni professione…
Non esiste un corso migliore in assoluto, ma quello più adeguato alle proprie esigenze, quindi si può anche iniziare con un corso da sommelier per scoprire il vino con passione e professionalità, e poi accedere ai livelli più alti del Wset!