Stappare una bottiglia di Brunello è sempre un pregio per la tavola, ma… quale? Già, perché ogni appassionato di vino o aspirante sommelier, sa bene che non tutte le annate sono uguali e le migliori vendemmie del Brunello regalano sensazioni impareggiabili. Quindi, attenzione a selezionare le migliori etichette, certo, ma anche i migliori anni di questo vino!
Le produzioni del Brunello di Montalcino, dalle rare alle accessibili
Il successo planetario di questi vigneti, per la degustazione vino come per gli accostamenti in tavola con cibi prelibati, rende alto l’interesse per le migliori annate di produzione, bottiglie che in alcuni casi sono rare in altri, accessibili anche se a costi variabili.
È bene premettere che ogni anno in occasione delle manifestazioni legate alla vendemmia, il Consorzio del Brunello di Montalcino si esprime sulla qualità del vino appena prodotto, in base a delle analisi accurate che consentono di porre delle basi per il giudizio finale, dopo che il vino sarà affinato del tutto.
Per le annate recenti, le valutazioni del Consorzio sono, quindi, una fonte importante e hanno un peso anche per le annate del passato, dal 1945.
Le annate climaticamente migliori, creano le condizioni per una vendemmia ottimale e una produzione di Brunello di Montalcino che si fa ricordare nella storia. A gennaio, ogni anno, una Commissione di Degustazione composta da 20 tecnici esperti, valuta le circostanze in cui l’uva è maturata. Sottopone ad analisi chimico-fisiche e analisi organolettiche i campioni di vino prodotti e poi attribuisce il giudizio finale, che varia da 1 a 5 stelle – voto massimo per il top delle produzioni di Brunello di Montalcino.
L’annuncio delle valutazioni stellate avviene nel febbraio di ogni anno, nell’ambito della manifestazione “Benvenuto Brunello”
Se 1 stella rappresenta un’annata insufficiente ovvero scarsa nella qualità, si passa alle annate discrete a 2 stelle, le annate pregevoli a 3, ottime a 4, fino alle eccezionali, di massima potenzialità nel Brunello di Montalcino a 5 stelle.
La degustazione del miglior Brunello
Assaggiare una delle annate migliori significa trovare esaltate al massimo le caratteristiche di questo vino limpido e brillante, profumato in modo intenso e persistente, corposo in modo armonico, asciutto al palato e di grande persistenza aromatica, perfetto per la meditazione come per l’accostamento ai cibi più prelibati.
Si tratta del vino rosso più longevo, spesso studiato sia con degustazioni verticali appunto, di annate differenti, che ne mettano a confronto sapori e capacità di invecchiamento. Si affina nel tempo ma con modalità uniche, e per questo motivo non è semplice definire una durata standard perché il Brunello migliori in bottiglia.
L’annata della vendemmia può essere la partenza per affinamenti fino a 30 anni!
Le ottime annate del Brunello, bottiglie per intenditori
Prima di arrivare alle migliori annate, pensiamo anche a valutare in modo sensato l’opportunità di acquisto di quelle a 4 stelle, che nel caso di questo vino sono comunque squisite e pregiate.
Si va dalle recenti annate del 2011, 2009, 2008, 2005, 2003, 2001, 1999, 1998, 1994, 1993, 1991, 1983, 1982, 1980. andando a ritroso, 4 stelle sono anche per diverse annate dal 1979, 1978 e 1977, 1967, 1966, 1965, 1962, 1958, 1957, 1951, 1950.
Si tratta di annate più che positive per questo vino da invecchiamento, in grado di maturare negli anni, evolvendo nei decenni come vino prezioso, che rappresenta anche un investimento.
Eccezionali: in assoluto le migliori annate del Brunello di Montalcino
Per chi ama i sapori e gli investimenti estremi, il top del Brunello di Montalcino è rappresentato dalle annate del 2016, 2015, 2010, 2007, 2006, 2004, 1997, 1995, 1990, 1988, 1985, 1975, 1970, 1964, 1961, 1955, 1945.
Alcune annate del Brunello hanno anche ricevuto nel tempo dei prestigiosi premi, attribuiti a questo rosso toscano nelle sue espressioni ottimali, come per il Brunello di Montalcino riserva 2010 Biondi Santi, a cui la rivista Wine Enthusiast ha assegnato il massimo punteggio 100/100, entrando nella classifica Top 100 Cellar Selection.
Il primato negativo di 1 stella, per valutare anche il rovescio, è per la produzione degli anni 1984, 1976, 1972!
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Quanto costa il miglior Brunello?
La quotazione di questo vino varia ovviamente non solo in base alle annate ma anche in base alla “vecchiaia” del Brunello stesso. Una bottiglia del recente Montalcino 2010 avrà presumibilmente costi minori rispetto ad una rara bottiglia del 1960, e oltretutto il costo si differenzia anche in base ai produttori, ovviamente.
Per citare qualche prezzo orientativo, le bottiglie storiche come quelle degli anni Cinquanta-Sessanta possono costare a 5 stelle anche intorno ai 1.000 euro, mentre se ci si avvicina agli anni Settanta, si arriva intorno ai 500 euro. Prezzi molto più abbordabili sono quelli delle bottiglie delle migliori annate del Brunello di Montalcino recenti, con costi intorno ai 100 euro per bottiglie degli anni Novanta o degli anni Duemila, come per il 2007.
Alcune Riserve di annate particolarmente eccellenti, come il 2004, possono raggiungere anche quota 600-700 euro, per le particolarità della produzione e della cantina, anche se la media dei costi per le annate più recenti di pregio è di 250-300 euro.
Nel caso di bottiglie di semplice Brunello, si può portare a casa con circa 100-120 euro un’ottima annata come il 1997 o il 2007, mentre si possono trovare annate come il 1995 Riserva anche in offerta, a 40-50 euro!
Fondamentale è cercare con pazienza online o nelle offerte, etichette di maggiore o minore pregio, magari per una degustazione “comparativa”.
Se riuscite a trovare un Brunello 1995 a 50 euro di una casa vitivinicola, e una stessa annata col prezzo raddoppiato di un’altra etichetta, di certo le differenze ci saranno e non sarà questione solo di marketing. Provandole entrambi, potrete anche affinare il gusto per diventare intenditori di Brunello, magari di una particolare annata…