Non solo dolci colline e spiagge di sabbia bianca…
Con un volo diretto alla città di Adelaide, una delle grandi capitali del vino nel South Australia, ci addentriamo nel vivo della cultura enologica e gastronomica di oltre oceano per scoprire qualcosa di più sulle loro tradizioni, aree di migliore produzione vinicola e sulla loro rinomata cultura del bere.
Ebbene sì anche Australia e Nuova Zelanda sono eccezionali mete, oltre che della cultura contemporanea di arte e architettura, o di parchi e animali da scoprire, anche di una specifica parte dedicata al vino, con oltre duecento aziende vinicole a un’ora di auto, Adelaide è la porta di accesso perfetta per un viaggio enogastronomico oltreoceano di tutto rispetto.
Una o due giornate nella città più a misura d’uomo dell’Australia del sud, non troppo estesa, con una popolazione diversificata, paesaggi rurali, un’economia sana e paesaggi urbani storici.
Una visita all’Art Gallery del South Australia, Kangaroo Island considerata una delle grandi attrazioni naturali, e poi diretti al Central Market di Adelaide, colorato ed eccentrico, nonché uno dei più antichi mercati coperti al mondo, inaugurato nel 1869, ed al momento uno dei più grandi mercati dell’emisfero australe, dove poter assaporare la cultura gastronomica e piatti contemporanei, per poi giungere al Penfolds Magill Estate, per visitare i tunnel sotterranei in cui viene conservato il conosciutissimo Shiraz Grande Hermitage, e degustare i vini del luogo. Un’ultima tappa al National Wine Center dove anche qui è possibile assaporare più di 120 etichette australiane.
Tutto molto vicino, e facilmente alla portata di tutti i cittadini, cosi ad un’ora di auto ad est della città di Adelaide, ci si può già dirigere verso Adelaide Hills, dove a settembre ha inizio la primavera Australiana, qui il sole splende e riscalda le giornate, ma in alcuni punti abbiamo grandi escursioni termiche grazie all’altitudine delle colline che culminano a 700 mt con Mount Lofty Summit, tali da rendere questa zona tra le più fresche in termini vinicoli, dove l’acidità delle uve raggiunge livelli elevati, e dove grazie a tutto questo abbiamo i Sauvignon Blanc ed i Pinot Noir più famosi al mondo.
Spesso queste acidità vengono calmierate dall’utilizzo, anche per i bianchi, di conversioni malolattiche; i vigneti furono piantati negli anni ’80 e ’90, con uno sviluppo quindi, abbastanza recente della produzione vinicola.
Trekking del Vino: Eden e Barossa Valley
La regione vinicola del South Australia copre ben sei gradi di latitudine da 38 gradi sud a 32 gradi sud, con conseguenti cambiamenti drammatici di altitudine e climi diversi. Ciò significa che il terroir differisce notevolmente in tutta la regione, con il risultato di produrre un’ampia gamma di vini e varietà che si adattano ai diversi climi e terreni.
La regione vinicola del South Australia contiene sei principali aree vinicole di cui le regioni principali sono Barossa Valley, Clare Valley, Eden Valley, Coonawarra, McLaren Vale e Adelaide Hills. Ognuna delle sottoregioni produce un tipo di vino molto distinto e unico.
Prendendo un pò di tempo per esplorare le zone intorno ad Adelaide, due sono le aree “must see” per chi vuole davvero degustare in un calice lo stile caratterizzante questa terra del Nuovo Mondo: Eden Valley e Barossa Valley.
Guidiamo in direzione Angastone e prendiamo la Eden Valley road fino a giungere il cuore dell’altopiano di Barossa: fiancheggiata dalle colline di Barossa da un lato, ed Adelaide dall’altro, questa la regione premium di colline circondate da vigneti e cantine che si annidano nelle valli.
È una fertile regione montuosa, clima freddo, dove degustare le migliori varietà a bacca bianca distintive di questo clima come Riesling, Sauvignon Blanc e Semillon ed anche a bacca nera come Shiraz.
La storia di quest’area risale alla seconda metà dell’800, ed ospita i vigneti più antichi di Shiraz e Riesling del mondo, con utilizzo di tecniche molto antiche che contraddistinguono questa zona, derivanti dagli antenati, ovvero i coloni originari.
Questa zona si può quindi definire principale produttore di vini bianchi ad alto profilo aromatico, grazie al clima freddo, avremmo croccantezza e freschezza nello stile.
Il popolare Eden Valley Riesling è più floreale con sentori di mela, note di lime, gesso e limone.
In generale i Riesling prodotti in questa parte di mondo sono agrumati pur rimanendo asciutti ed eleganti con una spiccata acidità, ed una sapidità unica.
Degustare questi Riesling è come assaporare limoni e lime appena tagliati: gustosi, succosi e rinfrescanti.
Questi Riesling sono pura espressione del terroir di questo ambiente unico, con utilizzo di sistemi autentici per la vinificazione: dalle fermentazioni a freddo, e materiali inerti come l’acciaio, per mantenere la purezza degli aromi tipici.
Questi Riesling spesso nascono per essere bevuti quasi nell’immediato, ma grazie alle caratteristiche del clima freddo della zona, e del vitigno stesso, hanno un potenziale di invecchiamento importante, che nel tempo acquisisce una consistenza deliziosamente morbida.
In questa zona si raccoglie da metà marzo a metà aprile, essendo più freddo, mentre dirigendoci verso Barossa ritroviamo un clima quasi mediterraneo caldo, con inverni freddi e umidi, ed estati calde ed asciutte, il tempo della raccolta rispetto alla zona sottostante Eden, è anticipato a metà Febbraio fino a metà Aprile; qui ritroviamo terreni diversi, tipicamente ricchi e profondi che rientrano tutti in una famiglia: da terreni argillosi a fertilità relativamente bassa fino a terreni più sabbiosi, che vanno dal grigio al marrone al rosso.
Queste caratteristiche di territorio, insieme alla peculiarità di avere principalmente vecchie viti, con un numero ampio di vigne più antiche del mondo, di uve Shiraz, ma anche Grenache, Cabernet Sauvignon, hanno come risultato finale vini molto concentrati, potenti e molto complessi negli aromi.
Siamo a nord-est di Adelaide, le colline sono dolci e ricoperte da un mosaico di vigneti, dove lo Shiraz guida la carica come il vino rosso più importante del paese: luminoso, audace e con una personalità imponente.
Qui la varietà negli stili è da considerare dal consumo quotidiano ai vini pregiati da collezione, dai climi caldi otteniamo vini potenti e ricchi, mentre in climi più freddi otterremo vini più leggeri, profumati e dalle note croccanti.
Questione di Stile
Troviamo questi vini in tutto il mondo, ma cosa realmente cambia tra Europa, o Vecchio Mondo ed il Nuovo Mondo?
Il Syrah proviene dalla zona del Rodano, e già in Europa troviamo stili differenti che lo caratterizzano tra nord del Rodano, con l’uso di sole uve Syrah, più magro ed elegante, con un corpo più snello che risplende di acidità spiccata, aromi floreali ed erbe essiccate, frutta di mora e note di ciliegia; mentre il vino Syrah del Rodano meridionale è più morbido, rotondo e ha un sapore di frutti rossi e un finale pepato, assemblato qui con altre varietà più tipiche della zona sud come Grenache e Mourvedre.
Il vino Shiraz australiano è corposo e ha un’acidità rinfrescante, un audace sapore di frutta nera e note di ciliegia, erbe secche e spezie. Si differisce non solo nel nome o nel territorio ma anche nello stile finale, che risulta essere più prevedibile e che privilegia l’importanza del frutto, la morbidezza e la rotondità oltre che grande struttura e corpo.
Il Riesling non cambia nome, dall’Europa all’Australia, ma sicuramente lo stile si: l’eleganza “minerale” e sapida della Mosella, con vibranti acidità, snellezza e struttura al tempo stesso, e la nota tipica data dal terreno e dal vitigno stesso di idrocarburo; mentre da manuale, l’Australia offre ricchezza ed oleosità tempestati di lime e limone, e note agrumate spiccate.
Questi Riesling hanno grande potenziale di invecchiamento, sono secchi e meno complessi ad esempio degli Alsaziani, ma passati 10/15 anni (sempre con l’utilizzo di tappo a vite), i vini dell’Eden Valley cambiano radicalmente, ed assumono ricchezze maggiori rispetto ai primi sentori in gioventù, colmando un pochino il divario con l’Alsazia.
Se poi non sapete a cosa abbinarli, provate ad immergervi nel Giorno del Ringraziamento, oppure organizzate un giro di queste zone nelle settimane del “Thanksgiving”.
Accade in questi giorni il 24 novembre; da queste parti lo celebrano ogni anno preparando il tacchino ripieno “Turkey with stuffing”, essendo il tacchino abbastanza versatile si abbina bene a una vasta gamma di vini, stando sempre attenti a come si cucina, il ripieno e i condimenti come la salsa di mirtilli rossi ad esempio, potrebbero abbinarsi bene ad un vino morbido e poco tannico, e a volte non troppo corposo; mentre le patate dolci con i marshmallows, “sweet potato with marshmallows”, si abbinano da queste parti classicamente al Riesling della Eden Valley oppure della Clare Valley dove, con la sua acidità limonosa spiccata e pungente riuscirebbe a sostenere la ricchezza zuccherina di un piatto di siffatta struttura.
…………..E a voi quale dei due stili ha conquistato di più?!
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