Per chi vuole acquistare una bottiglia di Brunello ma non sa come orientarsi… ecco qualche delucidazione sul territorio di Montalcino, le sue aziende di produzione vitivinicola, le bottiglie rinomate e… la strada del Brunello, da percorrere se si è veramente amanti di questo nettare di Bacco pregiato e ricercato!
Il territorio del Brunello di Montalcino
Per chi ama le delizie della degustazione vino, si tratta di uno degli angoli d’Italia più frequentati, dove crogiolarsi tra specialità gastronomiche, ottime bottiglie di Brunello e cantine sempre aperte.
Situato in provincia di Siena, il territorio del comune di Montalcino è in una zona collinare, un paesaggio da secoli incontaminato che rende giustizia agli occhi oltre che al palato. La bellezza e la storia di questa frazione di Toscana, tra i fiumi Ombrone, Orcia e Asso, è stata iscritta dal 2004 tra le bellezze Unesco Patrimonio dell’Umanità.
In particolare Montalcino sorge su una grande collina ricoperta di boschi, con coltivazioni che si alternano tra oliveti, seminativi e ovviamente vigneti.
Poco più di 5.000 abitanti vivono a Montalcino tra le frazioni di Sant’Angelo, Torrenieri e Castelnuovo dell’Abate, e alcuni di loro, non pochi visto il business, si occupano delle coltivazioni vitivinicole del Brunello di Montalcino nella zona di produzione dei vini, che si trova sempre all’interno del comune distendendosi per circa 24.000 ettari complessivi e il 15% circa destinato ai vigneti.
Ere geologiche differenti rendono questo territorio vario, con detriti millenari, suoli formati dalla decomposizione delle rocce, galestro e alberese in particolare. Un suolo unico che si unisce ad un clima mediterraneo asciutto tra mare e Appennino, con pochi precipitazioni e assenza di gelate, nebbie e brinate che possano rovinare le piante.
Le vigne di Brunello di Montalcino sono in genere diffuse a cordone speronato, che si ottiene con una potatura corta, e danno vita ad un vino che nasce in vigna tramite un antico e artigianale lavoro manuale di selezione dei germogli, contenimento della vegetazione, diradamento dei grappoli e tutto ciò che serve per la selezione delle migliori uve.
I produttori del Brunello di Montalcino, un Consorzio invincibile
In questo territorio, quindi, da decenni i tanti produttori del Brunello sono differenziati per la qualità dei propri vini, ma uniti da un legame dovuto ad un territorio così ridotto e a tempistiche di lavoro coincidenti.
L’unione fa la forza anche nella diversità, sembra, e il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino dimostra che le tante aziende di produzione si sono unite a tal fine, dopo il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata nel 1967.
si tratta di una libera associazione tra i produttori di Brunello pronti a tutelare il loro vino e a favorirne la conoscenza in tutto il mondo.
All’interno del consorzio sono presenti aziende di vecchio stampo e data, così come nuove realtà, soprattutto unite nell’organizzazione di eventi legati al Brunello di Montalcino in Italia e all’estero, con visite nel territorio, degustazioni di vino, attività di ufficio stampa, assistenza ai soci su normative e novità del settore vitivinicolo.
I produttori del Brunello di Montalcino sul territorio sono 250, tra cui 200 imbottigliatori, e la produzione di bottiglie annue è di oltre 6 milioni. Numeri da capogiro per un territorio così delimitato, in cui si producono anche il Rosso di Montalcino DOC e il Sant’Antimo DOC.
Tra le aziende vitivinicole più importanti e rinomate, ci sono ovviamente quelle storiche come Biondi Santi, da cui nacque la tradizione del Brunello stesso, oltre che Cerbaiona, Casanova di Neri e Castello di Banfi, premiati dal Gambero Rosso, o le cantine delle Tenute Silvio Nardi, Pian delle Vigne e Pieve Santa Restituta elogiate dall’Associazione Italiana Sommeliers.
Decidere quali sono le migliori cantine di Brunello di Montalcino può essere un’impresa ardua quando la qualità è così diffusa sul territorio e con un vino così pregiato, ma di certo spesso si sente parlare di annate e bottiglie uniche.
Eppure, ci sono aziende e cantine ritenute al top della qualità per il loro Brunello…
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Biondi Santi Tenuta Greppo
Bottiglie indimenticabili, sono state tappate da questo “padre” della produzione storica di Brunello di Montalcino. Le due riserve 2004 e 2006, in particolare, rappresentano per molti intenditori e sommelier delle annate speciali, degne rappresentanti di questo vino dai pochi confronti, dal sentore fruttato, minerale, di grande profondità nell’assaggio.
Casanova di Neri
Non solo una cantina di Brunello di Montalcino di gran lustro, ma un vero centro di ricerca sul vino e di promozione del marchio. Le due etichette Cerretalto e Tenuta Nuova, sono diverse e complementari per alcuni tra i migliori Brunello in assoluto. Celebre l’Etichetta Bianca a tirature elevate ma sempre di alta qualità.
La Cerbaiona
Rinomata in tutto il mondo, la cantina di Diego Molinari apporta al mercato un Brunello raro e pregiato, dai costi alti ma che dischiude i favori del sangiovese al palato come pochi altri. Da alcuni definito epico, il Brunello de La Cerbaiona è uno tra i più premiati in assoluto.
Azienda Agricola Uccelliera
Andrea Cortonesi ha creato il frutto del suo lavoro giorno dopo giorno, meritandosi critiche con lodi sperticate e un pubblico di adoratori del suo Brunello di Montalcino. Un vino fatto di spessore, ricco ma non pesante, equilibrato e rinomato per l’eleganza e la potenza.
Il Marroneto
Il cru pregiato della Madonna delle Grazie, rende un Brunello di Montalcino unico e di alto valore, un riferimento per molti nel settore. Alessandro Mori guida questa etichetta che sta conquistando sempre più degustatori e appassionati di Sangiovese.
Poggio di Sotto
Una cantina storica che produce tra i Brunello più solidi, di spessore fin da giovani, che con l’invecchiamento dimostrano una rara forza ed armonia. Celebri anche le bottiglie di Rosso, che gareggiano in squisitezza con quelle del Brunello.
Cantina Mastrojanni
Grandi vini da tradizione, con prezzi non certo facili per l’acquisto ma che esprimono il valore di un Brunello di Montalcino affidabile per qualità, anche per il Rosso. Celebre lo Schiena d’Asino, storica perla di questi vigneti.
Soldera Case Basse
Mitico produttore di Brunello selezionato, costoso, raro anche nel gusto che ad oggi è diventato più tradizionale rispetto al passato. Celebri le annate 2001 e 2004, che ne fanno un must per i degustatori di Brunello ai massimi livelli.