Come riconoscere la qualità e lo stile dei Sauvignon Blanc dal mondo?
La prima cosa che cerchiamo di far capire sempre nei nostri corsi di degustazione o corsi per sommelier è che un vino è il prodotto dell’insieme di più fattori e che ognuno di essi determina una differenza. Il suolo, il clima, l’altitudine, la resa per ettaro, l’intervento umano, in una parola il terroir, possono dare a un vino – anche prodotto con lo stesso vitigno – caratteristiche olfattive e gustative completamente diverse. Alcune uve sono conosciute proprio per essere esaltatrici del terroir piuttosto che delle proprie caratteristiche colturali, il che significa che riflettono il territorio da cui provengono. Una di queste varietà è il Sauvignon Blanc: uno dei vitigni a bacca bianca più diffusi al mondo.
Nato in Francia, il Sauvignon Blanc si è fatto strada in tutto il mondo, guadagnandosi un posto d’onore in Nuova Zelanda, dove ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, ma anche in California. Ci sono oggi 35.000 ettari in Francia e 23.000 ettari in Nuova Zelanda di terreni vitati a Sauvignon Blanc. Di seguito andremo ad approfondire le principali differenze tra lo stile francese e quello neozelandese, facendo anche un cenno allo stile californiano.
Degustazione del Sauvignon Blanc
Dal Video: Amici di Degustibuss Ciao!
Oggi cosa andiamo ad assaggiare, andiamo ad assaggiare un Sauvignon Blanc del Friuli, un vitigno che senz’altro regala una serie di aromi molto interessanti che però andremo a degustare insieme.
Siamo comunque nella zona fresca, dove il vitigno esprime al massimo le sue peculiarità, da un punto di vista olfattivo sicuramente molto interessante, abbiamo note di gambo di pomodoro, note vegetali, erba tagliata a fieno, frutta a polpa bianca, lo andiamo ad assaggiare insieme.
Un alcol medio, un acidità vibrante, molto fresco, è sicuramente un buon vino, una buona struttura e un buon corpo.
Raffaella Mattioli: Docente Sommelier
Sauvignon Blanc: Differenze di stile
Il Sauvignon Blanc in Francia
Il Sauvignon Blanc francese tende a rispecchiare maggiormente il terroir rispetto alle controparti del Nuovo Mondo. A Bordeaux, l’uva si fonde con il Sémillon per creare alcuni dei più grandi vini da dessert del mondo: gli inarrivabili Sauternes.
Sempre a Bordeaux, ma in particolare a Pessac-Léognan nella regione di Graves, si producono anche vini secchi a base Sauvignon Blanc, anche in questo caso con la possibilità di aggiungere una parte di Semillon. I produttori, per i prodotti premium, utilizzano la fermentazione in botte e l’affinamento sui lieviti: questo dà una sensazione cremosa e corposa ed è meno evidente l’impronta varietale. Nella Valle della Loira, il Sauvignon Blanc è il re di Sancerre e Pouilly-Fumé, due delle più importanti regioni per la produzione di Sauvignon Blanc.
All’interno di queste due denominazioni, i terreni gessosi e ghiaiosi (silex) danno origine, per la loro capacità di ritenzione e drenaggio, a sentori ‘minerali’ di pietra focaia oltre che di agrumi e sentori di mela verde, un palato fenolico e ben acido. I vini sono generalmente a medio contenuto di alcol (dai 12.5% ai 13% ABV) e molto ben bilanciati.
La Francia ha senza dubbio una tradizione secolare nel produrre vino, per quanto riguarda il Sauvignon Blanc si possono trovare documenti risalenti anche al 16 ° secolo. Ci sono inoltre le regole imposte dai disciplinari AOC (le regioni di origine controllata francesi) che contribuiscono a determinare gli stili dei vari territori, lasciando meno spazio alla sperimentazione.
Il Sauvignon Blanc in Nuova Zelanda
Il Sauvignon Blanc è il fiore all’occhiello della Nuova Zelanda, ed è tipicamente un vino aromatico molto intenso con note di pompelmo, kiwi, frutta tropicale ed erba tagliata. Marlborough è senza dubbio la regione vinicola più vocata del paese e rappresenta il 62% di tutto il vino prodotto in Nuova Zelanda.
I suoli sabbiosi impartiscono un buon drenaggio e una minore fertilità, facendo sì che l’uva cresca con rese più basse e più concentrate. La regione ha enormi differenze di temperatura tra giorno e notte, queste escursioni termiche conservano aromi e acidità. Inoltre, anche se nessuno sa esattamente perché, in Nuova Zelanda la quantità di tioli nei vini Sauvignon Blanc è più alta. (I tioli sono composti chimici che si sviluppano durante la fermentazione.
Sono responsabili, in parte, del forte odore aromatico di pomodoro, asparago, frutto della passione e pompelmo). I vini sono generalmente più corposi e più fruttati, ma conservano una sorprendente acidità che li mantiene freschi e gli concede anche probabilità di un buon invecchiamento. Il Sauvignon Blanc tende ad essere fermentato in tini di acciaio inossidabile, il che si traduce in un sapore pulito e asciutto, anche se non è escluso l’uso di legno e il batonnage, soprattutto per i vini di livello premium.
Il Sauvignon Blanc in California
I Sauvignon Blanc dal Nuovo Mondo tendono ad essere più ricchi, intensi e dagli aromi più maturi. Sud Africa, Cile, Argentina e Australia propongono vini pieni, fenolici, intensi e golosi. In Napa, i vini a base di Sauvignon Blanc tendono ad assumere sapori di agrumi e frutta tropicale come lime, pompelmo e melone intrecciati a un sottile odore di erba tagliata.
I Sauvignon Blanc californiani assumono due distinti stili: il primo, semplice, ricco di sentori primari, è caratterizzato da un corpo medio, una struttura aromatica ed un prezzo ammiccante, il secondo è conosciuto come Fumé Blanc da quando Robert Mondavi iniziò a produrlo nel 1968, cercando di replicare i profili di sapore francese, cercando di dargli struttura e sentori di affumicatura attraverso l’invecchiamento in botte.
Mondavi domò il Sauvignon in qualcosa di più simile allo Chardonnay, incontrando il gusto dei consumatori americani. Così il Fumè Blanc divenne un successo, creando non solo il modello per molti stili di Sauvignon americano, ma anche in tutto il Nuovo Mondo per decenni. Nel corso del tempo, lo stile si è evoluto intorno a sapori più maturi, più erbacei con influenze meno evidenti di legno.
Oggi il Fumè Blanc è stato armonizzato e reso più sofisticato rispetto allo stile di 40 anni fa. Si può dire che i Sauvignon Blanc “Barrique Fermented” sono i nipoti dei Fumè Blanc di Mondavi.
In conclusione possiamo dire che la Francia è sicuramente il paese con la storia più antica di Sauvignon Blanc, ma nuova Zelanda sta rapidamente recuperando il tempo “perso’’ favorita indubbiamente da un clima e da un territorio adatto alla crescita dell’uva. Ovviamente, paesi come la California, Sud Africa e Argentina contribuiscono ad ampliare il panorama degli stili di questo aromatico e versatile vitigno.
Rebecca Gibb, Master of Wine e specialista di Sauvignon Blanc, durante il Wine Paris 2019 (la nuovissima mostra di vini di Parigi) ha dichiarato: “Ma il sauvignon blanc francese è ancora il numero uno al mondo oggi?” A voi la risposta…