Ci troviamo nel Nord-Est della Francia, in una regione unica che produce alcuni dei vini bianchi che preferisco, con una capacità di abbinamento a piatti particolari semplicemente straordinaria. Si tratta di vini unici, frutto di un terroir speciale ma che per vari motivi non hanno ancora un successo commerciale importante, in gran parte per i limiti insiti nello stile spesso caratterizzato da residuo zuccherino (non di moda attualmente) in parte per una comunicazione in etichetta non sempre chiara e trasparente. Un vero peccato, perché in Alsazia si producono grandissimi vini.
Il clima in Alsazia
Nonostante siamo a nord il clima è inusuale: caldo, soleggiato e secco grazie alla protezione offerta ad ovest dalle Montagne Vosges. La regione vitivinicola più piccola di tutta la Francia si identifica al 90% con vino bianco, monovarietale e per assenza di legno in affinamento. La storia vitivinicola alsaziana è stata fortemente influenzata dai frequenti passaggi di giurisdizione tra la Germania e la Francia. L’influenza teutonica è riscontrabile proprio nell’impiego principale di varietà aromatiche come Riesling, Gewurztraminer, Muscat e Pinot Gris. A partire dal 1945, l’Alsazia è ritornata stabilmente territorio francese e ha adottato il sistema nazionale di AOC e focalizzandosi sulle vigne poste in posizione più elevata, orientandosi verso la produzione di qualità dopo decenni che l’avevano vista come fonte di vino economico prodotto nelle zone pianeggianti.
Il Terroir
L’area vitivinicola alsaziana scende da Nord a Sud a partire da Strasburgo fino a Mulhouse, una striscia di vigne lunga e stretta appoggiata alla catena montuosa delle Vosges poste ad ovest, vera barriera naturale che plasma il clima della regione e il fiume Rhine che scorre parallelamente ad est. Le condizioni climatiche sono davvero particolari, siamo a nord quindi la stagione vegetativa è lunga e il clima continentale: inverni freddi ed estati calde ma straordinariamente soleggiate. Ciò rende molto facile la maturazione (o la surmaturazione). Una grande differenza di temperatura tra notte e giorno favorisce l’acidità e lo sviluppo aromatico superlativo dei vini alsaziani. Pochissima pioggia si traduce in problemi di siccità, con rigoroso impedimento di irrigazione per i vini AOC. D’altronde non si può avere tutto dalla vita.
Le pendici delle Vosges offrono diverse esposizioni ed altitudini con i migliori vigneti posti tra i 200 e 250 metri, rivolti a sud o sud est per la massima intercettazione solare. Anche la composizione dei suoli è molto variabile dal granito, al calcareo, all’argilloso e al tipico grés de Vosges (sabbia rosa), tanto che i produttori parlano spesso di un “mosaico di terroirs” con cui possono giocare per accoppiare le diverse varietà: come regola generale i suoli in pianura vicino al fiume sono più fertili mentre salendo si trovano man mano suoli più poveri, quindi più adatti a uve di qualità.
La classificazione dei vini in Alsazia
La classificazione dei vini in Alsazia è piramidale: alla base troviamo la generica Alsace AOC con vini che esprimono minore concentrazione aromatica (resa massima 80 hl/ha). Se viene indicato il nome di uno dei 13 comuni o un lieu-dit (vigneto) allora le rese saranno minori e i vini più importanti mentre all’apice troviamo gli Alsace Grand Cru, vini di estrema finezza e concentrazione prodotti da una delle 4 varietà nobili provenienti da circa 50 vigne eccezionali.
Sulle etichette dei vini alsaziani si possono facilmente trovare due sigle che indicano altrettante categorie speciali di vini prodotti in questa superba regione: VT e SGN.
Vendage Tardive (VT) = Vendemmia Tardiva. Sono vini ottenuti da uve (esclusivamente le 4 varietà nobili) che hanno raggiunto un grado di maturazione extra e raccolte non prima dell’autorizzazione ufficiale data ogni anno dal “consorzio”. Possono essere sia secchi che decisamente dolci, il guaio è che dall’etichetta non sempre è dato di saperlo.
Sélection de Grains Nobles (SGN) = Selezione di Acini Nobili. Anche in questo caso solo i fantastici 4, ancora più maturi e almeno in parte con uve affette da Botrytis Cinerea (muffa nobile). Vini dolci, in questo caso non si può sbagliare.
Le varietà più piantate in Alsazia sono in ordine decrescente: Riesling, Pinot Blanc/Auxerrois (entrambe possono apparire in etichetta come Pinot Blanc), Gewurztraminer, Pinot Gris, Pinot Noir e Sylvaner.
La 4 Varietà Nobili
Riesling in Alsazia
Il riesling in Alsazia è piantato nelle zone più elevate ed esposte e ha poco a che vedere con lo stile tedesco di questa varietà straordinaria. Tipicamente secco, corposo e dalla spiccata acidità con aromi citrici e di pesca e un carattere finemente minerale. Il clima unico della regione rende questi vini una perfetta unione tra l’opulenza data dalla lunga ed assolata maturazione e la proverbiale acidità varietale, con una punta di speziatura che li rende abbinamenti sublimi per svariati piatti complessi come formaggi, salumi, tacchino e salmone affumicato. Come spesso accade, anche qui il Riesling è un vino che non teme il passare del tempo bensì con l’invecchiamento assume una complessità aromatica ancora più stupefacente, sorretta dalla vibrante tensione acida. Da provare uno degli eccellenti esempi dell’azienda Trimbach.
Gewurztraminer alsaziano
Nonostante le bacche di questa varietà siano di colore rosa chiaro, il vino è giallo limone, con un’aromaticità davvero importante: lychis, pesca, albicocca, mango, petali di rosa e speziatura (pepe e ginger), si un bianco molto speziato. Al palato è corposo, direi opulento nell’impatto caldo e avvolgente e quasi sempre amaro, manca spesso di acidità. Lo stile alsaziano varia dal secco al dolce. Un vino bianco da abbinare come se fosse un rosso senza paura alcuna, anche con cibi speziati, un must col pollo al curry!
Un riferimento: Domaine Weinbach Gewurztraminer Altenbourg
Pinot Gris in alsazia
Noto come Tokay D’Alsazia finche gli Ungheresi non hanno reclamato l’esclusiva per il loro nettare degli Dei, il Pinot Gris ha bacche rosa/grigio e viene prodotto sia secco che dolce, con grandi esempi di Vendage Tardive. È una varietà non particolarmente aromatica rispetto alle altre 3, ma ha un tipico gusto affumicato ed esotico che, unito al mix di corposità oleosa e secchezza, lo rende adatto ad abbinamenti complessi come la carne di cervo.
Vino mitico di un produttore mitico: Domaine Zind-Humbrecht Clos Windsbuhl Pinot Gris
Muscat d’alsazia
La meno coltivata dei fab four è il Muscat, presente in Alsazia sia come Muscat Blanc à Petit Grains che come Muscat Ottonel, due delle varietà più aromatiche in assoluto. I due vengono tagliati in diverse percentuali, il primo da più aroma e acidità, il secondo il corpo.
I Muscat dell’Alsazia sono per lo più vinificati secchi, con uno stile fine e lineare, raramente sono interpretati col fine di invecchiare, sono bensì degli ottimi vini da aperitivo, freschi, leggeri e beverini con cui l’approccio è molto facile, dato il naso dominato da aromi primari di uva, mela, pera e fiori bianchi.
Si abbinano in modo idilliaco agli asparagi.
L’archetipo del Muscat alsaziano: Alsace Muscat “Les Princes Abbés” – Domaines Schlumberger
Quindici anni fa iniziava il suo viaggio nel mondo vitivinicolo con l’iscrizione ad Enologia e Viticoltura. Viaggio che lo ha portato in molti angoli del mondo. Non solo un lavoro, il vino, ma una passione totalizzante, nutrita con corsi sommelier, corsi WSET e tante, tante bottiglie.
Ama pensare al vino come un mezzo estetico per portare avanti il grande umanesimo di stampo contadino, che Gabriele considera vero fondamento della cultura italiana.